Università degli studi di Pavia
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Della Mina attività di ricerca
Durante il triennio di dottorato mi sono dedicata alla ricerca della cause molecolari sottostanti patologie neurologiche [disabilità intellettive (DD/ID), disordini dello spettro autistico (ASD), epilessia, malattia di Parkinson] e marginalmente anche all’identificazione di sbilanci cromosomici correlati ad altre patologie, come la Sindrome di Peutz-Jeghers e i disordini dello sviluppo gonadico. A tal scopo mi sono avvalsa di due tecniche principali: analisi tramite array-CGH, utilizzando diverse piattaforme Agilent e Sequenziamento Massivo Parallelo mediante Illumina GAIIx.
Mi sono occupata dello studio mirato, mediante array-CGH, di pazienti caratterizzati da disabilità intellettiva e/o malformazioni congenite multiple (MCA), afferenti da diversi Istituti di Ricovero, per più di due anni analizzando circa 400 pazienti (sia pediatrici sia adulti) per i quali precedenti analisi del cariotipo convenzionale non avevano portato alla determinazione della base genetica dei loro disturbi. Questa metodica è stata applicata anche allo studio di soggetti affetti da ASD per l’identificazione di aberrazioni genomiche nell’ambito di un progetto di ricerca che coinvolge 7 centri, finanziato dalla Fondazione Telethon.
Parallelamente a questi lavori, mi sono occupata anche della messa a punto di protocolli per il sequenziamento massivo parallelo utilizzando il sistema di arricchimento “Sure Select Agilent Technologies” e la piattaforma di Next Generation Sequencing Illumina GAIIx. Questa tecnologia innovativa consente di esaminare interi genomi o porzioni genomiche con tempi di esecuzione e costi molto ridotti rispetto al sequenziamento tradizionale.
Il sequenziamento dell’esoma di piccoli gruppi di individui affetti dalla stessa patologia, o di famiglie nelle quali segreghi un disordine mendeliano ad eziologia sconosciuta, ha permesso di identificare il gene responsabile di diverse condizioni [Sindrome di Kabuki (Ng et al, 2010), Sindrome di Miller (Ng et al, 2010), Sindrome di Schinzel-Giedion (Hoischen et al, 2011)]. Un’ulteriore applicazione della tecnologia di NGS si avvale dell’utilizzo di piattaforme targhettate contenenti porzioni esoniche di geni noti essere associati a specifiche malattie geneticamente eterogenee; con questo approccio la tecnica assume interesse ancora maggiore nell’ambito diagnostico e terapeutico. Il progetto di cui mi sono occupata, ed ancora in corso, prevede il sequenziamento di soggetti affetti da diverse forme di epilessia idiopatica utilizzando una piattaforma costituita dalle sequenze esoniche e delle regioni di giunzione introne-esone di circa 106 geni noti essere correlati ad epilessia.
Mi sono occupata dello studio mirato, mediante array-CGH, di pazienti caratterizzati da disabilità intellettiva e/o malformazioni congenite multiple (MCA), afferenti da diversi Istituti di Ricovero, per più di due anni analizzando circa 400 pazienti (sia pediatrici sia adulti) per i quali precedenti analisi del cariotipo convenzionale non avevano portato alla determinazione della base genetica dei loro disturbi. Questa metodica è stata applicata anche allo studio di soggetti affetti da ASD per l’identificazione di aberrazioni genomiche nell’ambito di un progetto di ricerca che coinvolge 7 centri, finanziato dalla Fondazione Telethon.
Parallelamente a questi lavori, mi sono occupata anche della messa a punto di protocolli per il sequenziamento massivo parallelo utilizzando il sistema di arricchimento “Sure Select Agilent Technologies” e la piattaforma di Next Generation Sequencing Illumina GAIIx. Questa tecnologia innovativa consente di esaminare interi genomi o porzioni genomiche con tempi di esecuzione e costi molto ridotti rispetto al sequenziamento tradizionale.
Il sequenziamento dell’esoma di piccoli gruppi di individui affetti dalla stessa patologia, o di famiglie nelle quali segreghi un disordine mendeliano ad eziologia sconosciuta, ha permesso di identificare il gene responsabile di diverse condizioni [Sindrome di Kabuki (Ng et al, 2010), Sindrome di Miller (Ng et al, 2010), Sindrome di Schinzel-Giedion (Hoischen et al, 2011)]. Un’ulteriore applicazione della tecnologia di NGS si avvale dell’utilizzo di piattaforme targhettate contenenti porzioni esoniche di geni noti essere associati a specifiche malattie geneticamente eterogenee; con questo approccio la tecnica assume interesse ancora maggiore nell’ambito diagnostico e terapeutico. Il progetto di cui mi sono occupata, ed ancora in corso, prevede il sequenziamento di soggetti affetti da diverse forme di epilessia idiopatica utilizzando una piattaforma costituita dalle sequenze esoniche e delle regioni di giunzione introne-esone di circa 106 geni noti essere correlati ad epilessia.